Ascensori sicuri ed efficienti: un’opportunità da sfruttare

Chi vive in una abitazione con un ascensore conosce bene la situazione: ogni anno, con la manutenzione e i costi di gestione, una buona parte delle spese condominiali sono relative al suo funzionamento. Da uno studio finanziato dalla Comunità Europea è emerso che i consumi di energia elettrica, in Italia, per i soli impianti ascensori pesano per una percentuale che va dal 3% all’8% sul consumo elettrico totale dell’edificio, con un potenziale di risparmio di circa il 63% per gli ascensori e del 28% per le scale mobili.
La ricerca ha inoltre evidenziato, come una grossa fetta degli apparecchi che sono ancora installati negli edifici residenziali ha il suo maggiore consumo non nella fase di funzionamento come ci si aspetterebbe ma in quella di riposo, dove rimane per circa il 70-80% del tempo, circa 23 ore al giorno. L'illuminazione della cabina è uno dei carichi elettrici che maggiormente contribuiscono al consumo di questi impianti in condizione di standard.
A conferma i dati diffusi da ANIE Assoascensori, tra le maggiori associazioni del settore, che denuncia un parco ascensori in funzione nel nostro Paese tra i più vasti ma anche tra i più vecchi in Europa. Circa il 70 % degli impianti ha più di 20 anni e quasi il 50% è attivo da oltre trenta anni. Il risultato è che sono circa 700mila i sistemi carenti non solo sotto l’aspetto del risparmio energetico ma anche privi dei dispositivi di sicurezza minimi prescritti dagli standard europei perché installati prima del 1999, entrata in vigore della Direttiva 95/16/CE.
Negli ultimi anni questo settore ha visto una continua innovazione tecnologica anche sotto il profilo dell’efficienza energetica dove, ad esempio, il problema del “consumo a riposo” è stato affrontato anche su impianti esistenti attraverso l’utilizzo di apparecchi a LED per l’illuminazione e l’istallazione di dispositivi che consentono la chiusura automatica delle porte con spegnimento automatico della luce e del ventilatore della cabina in situazioni di stand-by. Alcuni nuovi impianti sono in grado di prodursi la corrente elettrica integrando pannelli fotovoltaici oppure convertire in elettricità l’energia sprigionata in frenata dall’ascensore, che immagazzinata in sistemi di accumulo elettrico, può essere usata per illuminare l’edificio stesso. In generale le novità introdotte dai nuovi ascensori ad alta efficienza energetica hanno di molto migliorato le prestazioni in termini semplificazione nel montaggio, di riduzione dei consumi e dei livelli di rumorosità, di usura dei componenti con un conseguente abbattimento dei costi per la loro manutenzione.
Nei condomini dove l'ascensore è compreso tra le parti comuni è prevista la detrazione del 50 % per le opere di manutenzione straordinaria, ovvero per le spese per la riparazione e sostituzione di componenti dell'impianto. Molto interessante è la possibilità che si è aperta per gli interventi sugli ascensori e sui montacarichi, e in generale su tutte quelle macchine elevatrici in grado di eleminare le barriere architettoniche, valida fino al 30 giugno 2022, in alcuni casi prorogata fino al 31 dicembre 2022. Questa tipologia di lavori può accedere all’aliquota maggiorata del Superbonus 110% se in combinazione con uno degli interventi trainanti finalizzati al risparmio energetico (necessario, dunque, il doppio salto di classe energetica). Requisito vincolante per usufruire della detrazione è la presenza nell’edificio di persone con disabilità o persone di età superiore a 65 anni, novità introdotta con l’ultima legge di Bilancio.
Articolo pubblicato sul quotidiano AltoAdige del 29 settembre 2021
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La ricerca ha inoltre evidenziato, come una grossa fetta degli apparecchi che sono ancora installati negli edifici residenziali ha il suo maggiore consumo non nella fase di funzionamento come ci si aspetterebbe ma in quella di riposo, dove rimane per circa il 70-80% del tempo, circa 23 ore al giorno. L'illuminazione della cabina è uno dei carichi elettrici che maggiormente contribuiscono al consumo di questi impianti in condizione di standard.
A conferma i dati diffusi da ANIE Assoascensori, tra le maggiori associazioni del settore, che denuncia un parco ascensori in funzione nel nostro Paese tra i più vasti ma anche tra i più vecchi in Europa. Circa il 70 % degli impianti ha più di 20 anni e quasi il 50% è attivo da oltre trenta anni. Il risultato è che sono circa 700mila i sistemi carenti non solo sotto l’aspetto del risparmio energetico ma anche privi dei dispositivi di sicurezza minimi prescritti dagli standard europei perché installati prima del 1999, entrata in vigore della Direttiva 95/16/CE.
Negli ultimi anni questo settore ha visto una continua innovazione tecnologica anche sotto il profilo dell’efficienza energetica dove, ad esempio, il problema del “consumo a riposo” è stato affrontato anche su impianti esistenti attraverso l’utilizzo di apparecchi a LED per l’illuminazione e l’istallazione di dispositivi che consentono la chiusura automatica delle porte con spegnimento automatico della luce e del ventilatore della cabina in situazioni di stand-by. Alcuni nuovi impianti sono in grado di prodursi la corrente elettrica integrando pannelli fotovoltaici oppure convertire in elettricità l’energia sprigionata in frenata dall’ascensore, che immagazzinata in sistemi di accumulo elettrico, può essere usata per illuminare l’edificio stesso. In generale le novità introdotte dai nuovi ascensori ad alta efficienza energetica hanno di molto migliorato le prestazioni in termini semplificazione nel montaggio, di riduzione dei consumi e dei livelli di rumorosità, di usura dei componenti con un conseguente abbattimento dei costi per la loro manutenzione.
Nei condomini dove l'ascensore è compreso tra le parti comuni è prevista la detrazione del 50 % per le opere di manutenzione straordinaria, ovvero per le spese per la riparazione e sostituzione di componenti dell'impianto. Molto interessante è la possibilità che si è aperta per gli interventi sugli ascensori e sui montacarichi, e in generale su tutte quelle macchine elevatrici in grado di eleminare le barriere architettoniche, valida fino al 30 giugno 2022, in alcuni casi prorogata fino al 31 dicembre 2022. Questa tipologia di lavori può accedere all’aliquota maggiorata del Superbonus 110% se in combinazione con uno degli interventi trainanti finalizzati al risparmio energetico (necessario, dunque, il doppio salto di classe energetica). Requisito vincolante per usufruire della detrazione è la presenza nell’edificio di persone con disabilità o persone di età superiore a 65 anni, novità introdotta con l’ultima legge di Bilancio.
Articolo pubblicato sul quotidiano AltoAdige del 29 settembre 2021
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